UN ANNO GIALLO NERO

Anche il 2007 sta per essere archiviato, è passato via veloce.
E' stato il primo anno Lavellista, il primo in giallo nero.
Ormai il gruppo è solido, lo si vede nelle cene, l'abbiamo visto a Livigno, a tratti anche in campo....ma solo a tratti.
Fatto sta che ormai sono anni che giochiamo insieme, che trascorriamo preziosi minuti del poco tempo libero a disposizione tra spogliatoio, campo e trasferte improbabili in mezzo al traffico milanese delle 20.
A volte mi domando chi ce lo faccia fare, ma poi mi rendo conto che il giorno in cui smetterò di avere "l'impegno della squadra" mi mancherà qualcosa.
Il venerdì al CUS, le trasferte a Monza, Paderno, Villa Cortese, la classifica del mercoledì sul sito CSI sono più dell'andare a tirare quattro calci ad un pallone come fanno in tanti.
Non so nemmeno io spiegare l'attaccamento a ciò che in questi anni abbiamo costruito, ma credo che l'energia, la passione, la voglia di condividere attraverso il gioco più bello del mondo qualche ora al mese insieme siano cose che chiunque ci abbia seguito, anche solo per un paio di partite, abbia notato.
A volte mi chiedo quali sensazioni possa provare un giocatore di calcio professionista davanti a 80.000 spettatori. Me lo chiedo perchè segnare un gol solo davanti a dieci amici è una sensazione stupenda, perchè scendere in campo in quella finale di campionato 2004-2005 con la tribuna di Lacchiarella piena di persone che facevano un tifo impressionante è stato impagabile.
Forse il calcio, quello vero, è il nostro.
E' l'attesa per una partita contro la Laboni "che cazzo questa volta dobbiamo vincere", è il mangiare leggero prima di andare a giocare, è la birra del dopo partita, è il mandarsi a cagare in campo e poi negli spogliatoi non ricordarlo nemmeno, è correre via dall'ufficio perchè arrivare alle 20.00 a Monza è impossibile se non hai un elicottero.
Forse il calcio vero è il nostro per la passione senza secondi fini che ci mettiamo, per le nostre campagne acquisti improbabili nel tentativo di rinforzare la rosa. Se il Milan tratta Ronaldinho a suon di miliardi noi ci facciamo dare 150 euro a rate da Fabri (che nel breve se entra in forma è più forte), se Buffon rimane alla Juve con la società che promette la qualificazione in Champions, noi ingaggiamo il Varano (che non ha la distrazione della Seredova) con la sicurezza di almeno una cena al mese in cui ci ubriacheremo tutti.
Il calcio vero forse è il nostro che ci facciamo le bandiere e gli striscioni da soli....altro che sciopero del tifo!

E allora compagni della LA LAVELLI, amici calciatori, che sia un 2008 all'altezza delle vostre aspettative, che sia ricco di vittorie sul campo e fuori....soprattutto fuori....anche se qualche punticino in più in classifica ci spetta di diritto. Che sia un anno in cui la passione per questo gioco ci tenga uniti e ancora più forti.

AUGURI A TUTTI

Il Capitano